Giulio Prandi dirige con l’energia di chi ama profondamente la musica e la curiosità di chi ne esplora ogni sfumatura. Nel 2003 fonda Coro e Orchestra Ghislieri per dare una nuova voce al repertorio settecentesco. È ospite delle principali sale da concerto e collabora con orchestre e teatri in tutta Europa.
Tra i suoi successi recenti si ricordano il debutto al Teatro alla Scala, con i Cameristi della Scala e Coro Ghislieri, e al Maggio Musicale Fiorentino, con la Grande Messa in do minore di Mozart; Les Incas du Pérou di Rameau alla Sagra Malatestiana con la Filarmonica Toscanini e la regia di Anagoor; il ritorno al Concertgebouw di Amsterdam con il Vespro di Santa Cecilia di A. Scarlatti e all’Opéra Grand Avignon, per un recital con Ramón Vargas e l’oratorio scarlattiano La Giuditta; la prima moderna de I quadri parlanti di Gaspare Spontini e la prima assoluta dell’opera di Nicola Campogrande De bello gallico al Teatro Pergolesi di Jesi; Orlando furioso di Vivaldi al Teatro Filarmonico di Verona e alla Daegu Opera House in Corea del Sud; i Carmina Burana e la Passione secondo San Giovanni al Teatro Verdi di Trieste.
Come direttore artistico dell’associazione GhislieriMusica di Pavia, insignita del Premio Abbiati 2019 quale migliore attività musicale italiana, svolge una costante attività di ricerca, che negli anni lo ha portato alla riscoperta di numerose opere di autori quali Galuppi, Jommelli, Perez, J. C. Bach, Perti, Durante, Astorga, Leo.
Le sue incisioni discografiche con Coro e Orchestra Ghislieri per Deutsche Harmonia Mundi/ Sony e Arcana/Outhere Music hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, come l’International Classical Music Award 2022 e il Diapason découverte. La sua registrazione della Petite Messe Solennelle di Rossini su strumenti storici con Coro Ghislieri è ritenuta dalla critica internazionale edizione di riferimento.
Nella stagione 2025/26 debutta all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, torna al Teatro Massimo di Palermo con il Mitridate Eupatore di A. Scarlatti e affronta opere di Pergolesi, Abos e Gluck, oltre a dirigere il suo primo Puccini con Madama Butterfly al Teatro Verdi di Trieste.
Docente di Formazione corale al Conservatorio di Pavia, si è diplomato in direzione d’orchestra con Donato Renzetti. È inoltre laureato in matematica e diplomato in canto. Appassionato divulgatore, crede in una musica che forma, unisce e racconta il presente. Ama camminare in montagna, leggere, scoprire luoghi nuovi e le loro storie.