“IL MAESTRO E LO SCOLARE”
Concerto del M° Sandro Ivo Bartoli
Giovedì 13 giugno, ore 18.30.
Auditorium del Conservatorio “Vittadini”
Ingresso libero.
COMUNICATO STAMPA
Sandro Ivo Bartoli, toscano classe 1970, è tra i più apprezzati pianisti italiani in attività (è appena rientrato
dalla Germania, dove la stampa ne ha lodato la perfezione tecnica e il suono opulento), ma dallo scorso
novembre è anche docente al Conservatorio “Vittadini”. La prossima settimana sarà in Polonia per un giro
di concerti, e siccome suonerà anche per gli allievi della Scuola di Musica di Torun ha colto l’occasione di
condividere l’esperienza con i suoi studenti. «Alla scuola di Torun mi avevano chiesto di suonare certi
compositori – dice il maestro – e subito mi sono reso conto che diversi di questi facevano parte del
repertorio dei miei studenti di Pavia. Siccome credo che la musica s’insegni anche con l’esempio, ho
deciso di programmare quelli che abbiamo studiato insieme durante l’Anno Accademico con l’intenzione
di farli ascoltare alla mia classe». Il Conservatorio “Vittadini” mostra una grande vivacità artistica: dopo
una rapida chiacchierata con il Direttore, il Maestro Alessandro Maffei, è stato deciso di aprire le porte del
concerto al pubblico Pavese. Giovedì 13 giugno, alle ore 18.30, Sandro Ivo Bartoli presenterà “Il Maestro
e Lo Scolare”: il titolo è una celebre composizione didattica per pianoforte a quattro mani di Franz Joseph
Haydn in cui la prima parte, più semplice, è affidata all’allievo, mentre la seconda, decisamente più
complessa, è riservata al maestro. Con questo semplice ma solido principio Bartoli farà ascoltare cinque
autori per un percorso musicale insolito e accattivante che muove i suoi passi proprio da Haydn, con una
celeberrima Sonata, per poi dipanarsi attraverso una selezione di Sonate per Cembalo di Domenico
Scarlatti, la Sonata Op. 31/2 “tempesta” del grande Beethoven, due primizie dalla penna di Chopin come
il Notturno postumo Op. 72/1 e la Grand Polonaise brillante preceduta da un Andante spianato, per
terminare nelle Maschere che passano di Gian Francesco Malipiero. L’occasione è ghiotta, l’ingresso
libero.
